Slowburn
La canzone Toxic di Britney Spears e la corrispondente coreografia di scena sono allungate di 16 volte nella performance Slowburn. In questa estensione estrema, la coreografia rifiuta la soddisfazione istantanea dei 143 battiti al minuto originali. Tutto è in costante divenire: il pop diventa tempo profondo.
Slowburn è la seconda indagine estetica del progetto a lungo termine States of Exhaustion di Benjamin Burger. Partendo dall’esaurimento cronico e dalla fatica come sindrome della nostra società ipercapitalistica della performance, egli cerca drammaturgie e narrazioni di resistenza. Con i performer Marie Popall, Benjamin Spinnler, Elena Boillat e il sound designer Ernesto Coba Antequera oppone la stanchezza non all’attività ma al ritardo dell’azione e resiste alla chiamata permanente all’azione. Slowburn è un manifesto ipnotico contro la continua accelerazione della nostra presenza.
CREDITS:
By: Benjamin Burger | With: Benjamin Burger, Elena Boillat, Benjamin Spinnler, Marie Popall | Sound-Design: Ernesto Coba Antequera | Dramaturgy: Mona De Weerdt | Stage: Thomas Giger | Styling: Henriette- Friederike Herm | Production-Management: Antje Czudaj, Daniela Guse | Oeil Extérieur: Sabina Aeschlimann | Supported by: Stadt Zürich, Schweizer Interpretenstiftung | Co- Production: Gessnerallee | Production: Extraleben
Benjamin Burger
Un artista interdisciplinare, performer e regista tedesco con sede a Zurigo. Con le sue opere esplora le patologie dell’ipercapitalismo odierno e cerca rotture nelle superfici lisce della società della performance. Indaga le drammaturgie performative e immersive della narrazione e dell’interruzione ai confini di teatro, danza, performance, media art e ricerca. Nel 2013 ha fondato la produzione Extraleben con sede a Zurigo. I vari lavori in collaborazione sono stati invitati da diversi festival e istituzioni. È artista associato alla Gessnerallee Zürich. Nel 2019 ha fondato e co-curato con Michaela Büsse il festival di ricerca Otherwise, in cui vengono esplorati artisticamente i processi di trasformazione sociale sulla scia della catastrofe climatica. Nel suo attuale progetto di ricerca artistica a lungo termine, States of Exhaustion, inquadra in diversi formati l’esaurimento personale, politico ed ecologico come sintomo di molte delle nostre crisi attuali. Slowburn è una delle indagini e propone una temporalità anticapitalistica non esaustiva.