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Imponderabilia

26 Marzo 2023 | 19:00

IMPONDERABILIA 2023

Performance di Gudrun De Chirico e Ruben Buccella

Quando un problema ti tocca. Non è soltanto un modo di dire o una metafora. Questa volta, il problema ti tocca fisicamente. Per ricordarti che esiste, che ci coinvolge tutti e che non lo puoi evitare, visto che rimane lì a presidiare entrambi i lati della porta d’ingresso. Per una sera chiunque voglia entrare nella pancia della Torre Vagabonda non potrà non vederli, sfiorarli o passarci attraverso, perché da una parte dello stipite, ci sarà la performer Gudrun De Chirico e dall’altra suo figlio Ruben. Vestiti con quei giubbotti di salvataggio dei migranti visti tante volte nelle immagini dei telegiornali, ma mai toccati e “percepiti” come punto di passaggio nella quotidianità di una nostra serata. Un’azione artistica che nasce come omaggio e aggiornamento di una delle performance più famose della storia dell’arte contemporanea. Quella che nel giugno del 1977 Marina Abramovic fece assieme al suo compagno Ulay, presentandosi nudi, uno di fronte all’altro, alla porta d’ingresso della Galleria comunale d’Arte moderna di Bologna. Il pubblico che voleva accedere al museo, visto lo spazio strettissimo, non era solo costretto al contatto, ma doveva per forza scegliere se rivolgere lo sguardo verso una delle due persone. Quello sguardo che per una serata alla Torre Vagabonda non potrà girarsi altrove, di fronte a un fenomeno come quello dei migranti che ci riguarda da vicino anche quando siamo apparentemente lontani. E che davvero qui ci tocca fisicamente.

 

 

Gudrun De Chirico

Laureata all’Università degli Studi di Bologna in Lettere e Filosofia, è danzatrice, artista visiva, performer, traduttrice, curatrice, critica d’arte e giornalista. Scrive per diverse testate artistiche (Meta, Zeta, Inside Art) e, in Svizzera, per il settimanale Cooperazione. Ha tradotto, assieme a Martin Kuder, il libro “Monte Dada – danza espressiva e avanguardia”, edito dalla casa editrice bernese Stämpfli. È autrice e interprete di numerosi spettacoli a Bologna, Lugano, Roma, sia con la compagnia “Porte degli angeli” di Bologna che a livello individuale (“Stati d’ansia di un’epoca”, “Declino a ruota libera”, “Panta Rei-Tutto scorre”, “Come speranze sedute su un cactus”, “In fondo al tunnel cosa c’è”).Oltre a comparire da danzatrice in vari film (“Io sono viva” di Francesca Franzoso (2009), “Entropica”, “I Principi dell’indeterminazione-il Boia” di Fabio Donatini) e a realizzare lo spettacolo bilingue  di teatro-danza “Un buco di memoria” (bilingue in italiano e tedesco; scritto, diretto e interpretato assieme a Toni Jop, sulla deportazione degli ebrei in Sudtirolo, Merano 2008).
Dal 2000 porta avanti il progetto personale di “arte in movimento” – principalmente presso gli spazi del Centro Studi Danza Chorea di Bologna – con cui rilegge la storia dell’arte passata e contemporanea attraverso il linguaggio del corpo. Nel 2008 è ospite con “arte in movimento/ri-narrativizzando Marina Abramovic” al Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna all’interno del corso di tecniche extramediali tenuto da Lelio Aiello. Dal 2016 al 2017, a Cureglia (CH) con il patrocinio del Comune, ha condotto il corso settimanale “Bambini in scena”, laboratorio creativo per le scuole elementari che viaggia attraverso gli stimoli del teatro, dell’arte e della danza.
Dal 2018 inizia la collaborazione con il LAC (centro culturale della città di Lugano), dipartimento Edu, con incontri mensili di “arte in movimento” -anche nelle scuole- basati sulla collezione permanente del museo.
Tra i vari artisti con cui ha stretto collaborazioni creative figurano i poeti visivi Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, il collettivo ZimmerFrei (Belgio/Bologna), Edo Bertoglio (Svizzera), Nicola Macolino (Bristol/Uk), Kiddy Citny (Berlino), Renato Nicolini e Marilù Prati.
A partire dal 2010, dopo la nascita del figlio Ruben, realizza assieme a lui svariate messinscene: nel 2010, la performance “Madre/Mutter” nell’ambito della decima edizione del Festival internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo a Bologna. Sempre dal 2010 partecipa regolarmente al Festival di poesia di Lugano Poestate (con poesie di Lorenzo Buccella): nel 2010 con la performance  “Latte in Polvere” (assieme ai musicisti Luigi Mosso ed Edoardo Marraffa); nel 2011 con “Family Card”, nel 2012 con “Cantilene della crisi”, nel 2013 con “Ninna Nanna Atomica”, nel 2014 con “L’almanacco delle paure”, nel 2015 “Una vita da Popcorn”, nel 2016 “Infanzia remix”, nel 2017 “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, nel 2018 “Astronauti di ritorno”, nel 2019 “Bimbo chat – Questione di clima”, nel 2021 “I gironi della pandemia” (premio Poestate Lugano 2021, per il 700esimo dalla morte di Dante Alighieri, nel 2022 “Dopo i titoli di coda”.
Sempre con Ruben Buccella in scena, nel 2013, la performance “That’s Folklore” viene inserita nel cartellone del Festival Internazionale Gender Bender di Bologna. Così come nello stesso anno, la danza minuetto “Stati d’ansia di un’epoca” viene presentata a Modena a cura di Caye’s Lab. Nel 2016 presenta a TEDx Lugano la messinscena “Smaltimento di macerie- Disposal of Rubble” con il musicista Zeno Gabaglio. Dal 2018 collabora: con la rivista Svacco Creativo Magazine a cura di Silvia De Miglio e Roberto Pellico e con il Collettivo Esserci senza esserci (curatori: Guroga e Enzo Correnti – Officina Dada Boom di Viareggio). Nel 2019 partecipa con l’installazione “Segnali di guerra/Signals of war” alla mostra NEW SITUATIONISME a Rovereto curata da Lorenzo Menguzzato, Francesca Piersanti, Sergio Poggianella, al MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma con il video “Un buco nello stomaco – A hole in the stomach” e alla mostra “L’infinito” di Roma (curatori: Fabio Milani, Francesca Anedda, Roberta Melasecca) per il Miami New Media Festival.
Nel 2020 aderisce al progetto online <Poga Poga> (una metropoli che balla) con il libro-oggetto “Lockdown” per la Biennale Internazionale del Libro Scultura alla sua Seconda Edizione e intitolata “SFRATTO”, a cura di Gabi Minedi, Patrizio Maria, Sandro Bongiani, Joe Gabriel Walsh. Nel 2020 è presente con un video alla mostra “MATER NOSTRA/ Immagini, materie, segni delle donne dell’arte”, Palazzo Ferrari, spazi per l’arte e la cultura, Parabita (Lecce) a cura di Franco Cipriano – per “Artlante, studi ed iniziative per l’arte contemporanea”. Nel 2020 collabora al video “Fumo negli occhi – Testo e voce: il Clamorosissimo” assieme al poeta Sergio Carlacchiani. Nel 2021 partecipa al progetto collettivo “Segni permanenti/Volti” contro ogni violenza, a cura di Pina Della Rosa e figura tra gli artisti del secondo numero della rivista svizzera VISION-Magazine – a cura di Maurizio Molgora e Umberto Calamida. Nel 2022 è presente con il video “TERRE” realizzato da Adriano Schrade ed Enrico Pistecchia al Mail Art Happening “Esserci Senza Esserci” 2022 (XV edizione) di Viareggio. Sempre nel 2022, espone a Roma alla MOSTRA COLLETTIVA <AMORI> curata da Francesca Perti e Fabio Milani con IL LATO NORD DEL CUORE. Performance CORNA DI ARIETE in collaborazione con Piera Pizzelli, ex cementificio Saceba di Morbio Inferiore ed è presente con due PERFORMANCE FANTASMA (musiche di “Curehead-k”) all’interno di una mostra collettiva in una villa storica di Lugano (2022). Tra le ultime performance: CONDANNATI AL MISTERO – CONDEMNED TO THE MYSTERY in collaborazione con Franco Cipriano; COME UN CAMINO SENZA FUOCO – LIKE A FIREPLACE WITHOUT FIRE (Lugano); SIAMO NATI SENZA ALI – WE WERE BORN WITHOUT WINGS (Museo Hermann Nitsch/Napoli – fondazione Giuseppe Morra.
Maggio 2023 si esibirà in una performance sulla boxe assieme a Paolo Bielli-Roma/Tevere Art Gallery/curatrice: Francesca Perti.
Tra le collaborazioni curatoriali, la mostra “Sound Zero / Arte e musica dalla Pop alla street art”, a cura di Valerio Dehò, Kunsthaus Merano arte, settembre 2006-gennaio 2007 (catalogo Damiani), in occasione della quale ha fatto fare murales a graffitisti come Blu & Erica il Cane.

Dettagli

Data:
26 Marzo 2023
Ora:
19:00 - 21:00
Categoria Evento: